Citazione.

Alcuni libri vanno assaggiati, altri inghiottiti, pochi masticati e digeriti. -Francis Bacon

domenica 22 gennaio 2012






La Terapia dell’abbraccio, ideata da Martha Welch (USA) è stata riconosciuta come terapia relazionale grazie al Premio Nobel per la Pace Niko Tinbergen. Il bambino sperimenta l’abbraccio non appena nasce, ma con gli anni questa ‘educazione del cuore’ basata sull’istinto può andare persa. Con l’abbraccio si vuole superare il conflitto, esprimere ciò che non può essere espresso con le parole, rinnovare l’amore.
Jirina Prekop parla della terapia dell’abbraccio nel suo libro Stringimi forte, e di come possa essere applicata nell’ambito terapeutico, ma anche nella nostra quotidianità, come forma di vita.

Guardando il video che segue che riprende la simpatica iniziativa di un gruppo di ragazzi di Sondrio, mi è venuta in mente quella famosa poesia di Gino Mazzella ‘Un sorriso’, perché anche l’abbraccio, come il sorriso, non costa niente e produce molto



“Un sorriso non costa niente e produce molto arricchisce chi lo riceve,
senza impoverire chi lo da.
Dura un solo istante,
ma talvolta il suo ricordo è eterno.
Nessuno è così ricco da poter farne a meno,
nessuno è abbastanza povero da non meritarlo.

Crea la felicità in casa,
è il segno tangibile dell’amicizia,
un sorriso da riposo a chi è stanco,
rende coraggio ai più scoraggiati,
non può essere comprato, ne prestato, ne rubato,
perché è qualcosa di valore solo nel momento in cui viene dato.

E se qualche volta incontrate qualcuno
che non sa più sorridere,
siate generoso, dategli il vostro,
perché nessuno ha mai bisogno di un sorriso
quanto colui che non può regalarne ad altri.”
Gino Mazzella

















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